Cosa c’è di più fruibile da parte della collettività degli spazi comuni?
Muri, facciate e giardini spesso lasciati in uno stato di degrato e
incuria possono tornare ad essere qualcosa di godibile da parte degli
abitanti e ce lo dimostra, a Bologna, il progetto Frontier che ha
affidato 13 muri appartenenti alla periferia urbana della città, a 13
artisti tra i più importanti nell’ambito della

Street
Art quali Hitnes, M-City, Does, Honet, Etnik, Dado, Eron, Jois, Cuoghi
Corsello, Rusty, Daim, Andreco e Phase II. Crediamo che tutto questo
meriti di essere visto perchè a fare la città, non sono solo i “classici
monumenti”, ma sono i luoghi dove la maggior parte delle persone comuni
vive, luoghi dove nulla è statico, ma è in continuo divenire, a volte
fino al degrado, ma solo per poi riqualificarsi.

La riqualificazione è dunque divenuta arte e meta turistica, tanto che
l’Urban Center ha organizzato un vero e proprio tour guidato.
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